28 Dic Spiagge per disabili: come rendere la spiaggia accessibile

Oggi si parla spesso di spiagge per disabili e di accorgimenti per rendere spiagge e stabilimenti balneari più accessibili a tutti.

Abbattere le barriere architettoniche e permettere l’accesso in spiagge e in riva al mare anche ai turisti non vedenti, ai turisti in sedia a rotelle o a chi ha una mobilità ridotta è un’esigenza sempre più forte e tangibile.

Sono tanti gli stabilimenti balneari italiani accessibili per i disabili e tanti quelli che sono alla ricerca di soluzioni pratiche per riuscire a diventarlo prima della prossima stagione estiva.

Per rendere lo stabilimento balneare accessibile e per rientrare tra le spiagge italiane per disabili è necessario prendere degli accorgimenti.

Quali? Ecco la lista degli interventi fondamentali da effettuare.

Spiagge per disabili: cosa serve e quali sono gli interventi da effettuare

Quando si parla di disabilità si tratta un argomento estremamente delicato e complesso, che va affrontato sempre con la giusta attenzione. A differenza di qualche anno fa, quando le barriere architettoniche erano un ostacolo talvolta insormontabile per chi era affetto da disabilità di diversi tipi oggi se ne parla e si cercano delle soluzioni.

C’è stata una presa di coscienza che ha fatto capire che rendere le spiagge accessibili ai disabili è fondamentale. Un diritto fino a qualche anno fa negato a moltissime persone, specialmente a quelle con disabilità motorie gravi.

Oggi per fortuna tutto sta cambiando e gli stabilimenti balneari diventano sempre più attenti alle esigenze di tutti e soprattutto a quelle dei disabili.

Come detto, ci sono degli accorgimenti da prendere e degli interventi da fare.

Ogni minimo dettaglio deve essere rivisto e l’obiettivo principale è quello di abbattere le barriere architettoniche che possono in qualche modo ostacolare l’accesso al mare.

Ecco, quindi, che è necessario partire dall’accesso alla spiaggia e allo stabilimento balneare. Si parte proprio da qui per l’eliminazione degli ostacoli e delle barriere, perché l’ingresso è la prima zona che deve essere superata. Questo significa che ogni accesso deve essere idoneo al passaggio di sedie a rotelle o di carrozzine, per permettere a tutti di poter accedere allo stabilimento.

Accessibilità a spiaggia e mare

Naturalmente questo non è sufficiente per rendere uno stabilimento accessibile a 360°. Le spiagge per disabili prevedono anche altri accorgimenti. Sono fondamentali, ad esempio, passerelle di dimensioni adatte alle sedie a rotelle. Questo accorgimento permette a chi è in sedia a rotelle di potersi spostare da un punto all’altro e di arrivare in riva al mare. Anche le piazzole degli ombrelloni devono essere adattate e delle giuste dimensioni, così da permettere il massimo del comfort per chi è in carrozzina.

Sarà necessario costruire delle rampe speciali  che andranno a sostituire scalette e gradini che spesso si trovano all’interno degli stabilimenti balneari. Non solo. Le stesse rampe speciali dovranno facilitare anche l’ingresso al mare delle persone disabili.

Le spiagge per disabili dovrebbero essere prive di barriere architettoniche. Tuttavia, la presenza di pedane o montascale potrebbe aiutare a superare qualche piccolo dislivello.

Passando, poi, alle attrezzature da avere in una spiaggia per disabili è necessario che sedie e lettini siano pensati per accogliere i portatori di disabilità. Esistono sedie a rotelle specifiche, pensate anche per l’ingresso in acqua. Uno stabilimento idoneo ai disabili dovrebbe essere sempre attrezzato di tutto punto da questo punto di vista.

Tra gli accorgimenti da prendere c’è anche l’adattamento di bagni e docce per i disabili. In ogni stabilimento deve essere presente almeno un bagno per disabili, dotato di  tutti i comfort e dei sanitari idonei. Inoltre, anche gli spogliatoi e le zone doccia devono essere attrezzati per ospitare persone disabili o ipovedenti.

Questo significa che devono essere previsti dei passaggi per sedia a rotelle, ma anche pavimenti antiscivolo e corrimani che sono fondamentali per garantire la sicurezza di chi usufruisce di questi servizi.

Altri requisiti fondamentali per le spiagge per disabili

All’ingresso di ogni stabilimento accessibile a tutti devono esserci cartelli e mappe in Braille, così da permettere anche a chi è ipovedente di orientarsi e di sapere sempre dove si trovano. Le spiagge per disabili, quindi, devono essere attrezzate di tutto punto per garantire a chiunque un’esperienza confortevole e rilassante proprio come dovrebbe essere una giornata di mare.

Le spiagge per disabili devono, inoltre, garantire la presenza di un parcheggio adiacente allo stabilimento balneare con posti riservati per le persone disabili. Anche questa è una caratteristica richiesta per facilitare l’accesso di chi è in sedia a rotelle o ha difficoltà motorie.

Non si parla, quindi, di una semplice passerella per facilitare l’accesso al mare. Per definirsi spiaggia per disabili ci vuole ben altro. Quello a cui si deve puntare è un ambiente accessibile e ospitale. 

Ecco, quindi, che possiamo dire che tutto deve essere idoneo. Cosa si intende per idoneo? Ce lo spiega la Legge 9 gennaio 1989, n.13 dal titolo “Disposizione per favorire il superamento e l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati”. Questa va letta e integrata con la Circolare n.259 del 23 gennaio 1990 del Ministero della Marina Mercantile che ne estende l’applicazione agli stabilimenti balneari. Per quel che concerne, invece, l’accessibilità a bar e ristoranti talvolta presenti negli stabilimenti si fa riferimento al DM 236/89.

Se non si rispetta quanto viene indicato in questa normativa non si può in alcun modo essere considerata una spiaggia per disabili. Questo significa che lo stabilimento non potrà essere inserito nell’elenco ufficiale e riconosciuto.

Va da sé che è importante anche comunicare i servizi offerti dalle spiagge per disabili. Questi devono essere elencati ed espresssi in maniera chiara e inequivocabile, dato che si tratta di dover far fronte a delle esigenze particolari come quelle dei portatori di disabilità.