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Concessioni balneari: riforma approvata alla Camera

Il 27 luglio la Camera dei Deputati ha approvato la riforma per le concessioni balneari, passata al Senato lo scorso maggio.

Ormai è ufficiale: le gare per le spiagge inizieranno il 1 gennaio 2024. Infatti, le concessioni balneari avranno validità fino al 31 dicembre 2023 – fino al 31 dicembre 2024, in presenza di ragioni oggettive che ne ostacolino il processo.

Dopo vent’anni di rinnovi automatici, gli attuali titolari degli stabilimenti balneari dovranno competere alle gare pubblico per ottenere le concessione.

Concessioni balneari: nella riforma previsto punteggio bonus

In aiuto proprio ai gestori attuali nel disegno di legge per la riforma delle spiagge è previsto un punteggio bonus in fase di gara per chi dimostra esperienza professionale nel settore, o altrimenti per chi ha avuto un’attività balneare come reddito prevalente negli ultimi dieci anni.

A favore dei gestori attuali, quindi, verranno considerate certificazioni come la ISO 13009, la regolarità fiscale, e l’assenza di illeciti.

Il decreto attuativo invece dovrà chiarire in merito all’indennizzo. Sono infatti da definire ancora i criteri con cui verranno calcolati gli indennizzi ai concessionari uscenti, in caso di passaggio del titolo.

Riforma concessioni balneari: a che punto siamo adesso?

Nel corso degli ultimi mesi, le associazioni di balneari hanno tentato di eliminare l’articolo sulle spiagge dal DDL concorrenza, ma è stato inevitabile arrivare a questo punto.

Il sistema italiano delle concessioni balneari, infatti, è stato messo in discussione da Bruxelles già a partire dal 2009. Inizialmente, le attuali sentenze avevano scadenza il 31 dicembre 2033, ma la sentenza del Consiglio di Stato n. 229 del 13 gennaio 2022 ha dichiarato l’insussistenza della scadenza.

Ora il percorso di riforma delle concessioni balneari sta per volgere al termine: il testo approvato in data 27 luglio 2022 tornerà al Senato per una ulteriore verifica.

I tempi della riforma: qual è il prossimo passo

Arrivati a questo punto, le gare per le spiagge sono una realtà da cui non si può più tornare indietro. Quello che manca dipenderà dal decreto attuativo entro 6 mesi dall’entrata in vigore della legge sulle spiagge italiane. Entro, quindi, il 31 dicembre 2022.

Il decreto attuativo e il prossimo governo provvederanno a risolvere gli aspetti più critici della materia di riforma, ovvero come saranno le gare delle spiagge: tempi, durata, e modalità di svolgimento.

Per la riassegnazione delle concessioni balneari, si dovrà stabilire la durata delle stesse dopo la riforma, i nuovi canoni demaniali per la difesa delle coste, ma anche elementi più pratici.

Infatti, il frazionamento delle aree demaniali da affidare dovrebbe favorire micro e piccole imprese, ma non si conoscono ancora dimensionamenti e importi minimi.

L’ennesimo rimando al decreto attuativo per gli indennizzi, inoltre, spaventa i gestori di stabilimenti balneari. L’aggiunta dei meccanismi di premialità per i concessionari uscenti è una novità che piace ai gestori, ma non basta. Si attende anche il riconoscimento di indennizzo economico, a carico dell’eventuale concessionario subentrante, in caso di passaggio del titolo.

Le deroghe di un anno entreranno in scena, invece, in caso di difficoltà oggettive e documentate da parte dei Comuni Costieri. A gestire le gare in spiaggia, infatti, saranno le amministrazioni locali, spesso impreparate a gestire procedure in tempi brevi.

Adesso, per tutto il resto, attenderemo la fine dell’estate. 



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