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Concessioni balneari Portogallo: UE avvia procedura d’infrazione

La questione delle concessioni balneari in Portogallo si fa spinosa. L’Unione Europea avvia la procedura d’infrazione ed è utile analizzare da vicino la situazione che, seppur lontana, assomiglia molto a quella italiana.

Cosa succede con le concessioni balneari in Portogallo

Il metodo di aggiudicazione delle concessioni balneari in Portogallo non rispetta il principio stabilito dalla direttiva Bolkestein.

Qualcosa di già sentito per le nostre orecchie, ma approfondiamo la questione. Nella nota della Commissione Ue che spiega la decisione di Bruxelles di dare avvio alla procedura di infrazione ai danni del Portogallo si legge chiaramente che alla base di tutto c’è la «mancata corretta attuazione delle norme relative alle procedure di gara per l’aggiudicazione di concessioni balneari».

Come detto la legislazione portoghese sulle concessioni balneari non è in linea con le direttive europee, poiché prevede un diritto di preferenza per i precedenti titolari nella fase di rinnovo della concessione che avviene tramite bando. Questo non è in linea con il principio europeo della libertà di stabilimento e non rientra in quelle che sono le linee guida della direttiva Bolkestein.

Il problema sorge nel momento in cui si accorda agli operatori che avevano la proprietà della concessione un diritto preferenziale. Questo potrebbe andare a dissuadere altre imprese balneari di Stati membri dal fornire i propri servizi in Portogallo.

Da qui è partita la procedura di infrazione e il governo portoghese ha due mesi di tempo per dare una risposta alla Commissione Ue. Se questa risposta tardasse ad arrivare, l’Unione Europea potrebbe proseguire sulla sua strada.

Campanello d’allarme per l’Italia?

A questo punto non rimane che cercare risposta a una domanda che di sicuro in molti si saranno fatti in queste ore. Questo potrebbe essere un monito anche per l’Italia?

Anche nel nostro Paese la situazione delle concessioni balneari è molto ingarbugliata e sostanzialmente al momento non si è ancora messo un punto a tutto l’iter che dura ormai da tempo. Quello che è successo in merito alle concessioni balneari in Portogallo potrebbe farci riflettere.

Sappiamo che anche nel nostro Paese si sta pensando di inserire un meccanismo di preferenza per i titolari uscenti. Si parla, ad esempio, di un punteggio bonus concesso a chi riesce a dimostrare una pregressa esperienza e competenza nel settore.

Non solo. In Italia attualmente si discute anche in merito a quello che potrebbe essere un possibile indennizzo economico per chi andrebbe a perdere la concessione.

Alla luce di quello che si prospetta e con l’esperienza che si è avuta proprio in questi giorni in merito alle concessioni balneari in Portogallo è necessario porre attenzione a quello che potrebbe accadere anche in Italia.

Le regole della Commissione Europea valgono indistintamente per tutti gli Stati Membri e di certo non farebbero un’eccezione per l’Italia. Si attende, quindi, di capire cosa deciderà il Governo e in che modo e in che termini verrà presentata la riforma delle concessioni balneari in Italia. Staremo a vedere nelle prossime settimane.

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